Mancano solo 20 giorni al termine della 57. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia VIVA ARTE VIVA e noi abbiamo raccolto per voi le opere assolutamente da non perdere se avete deciso di visitarla in questi ultimi giorni. Sappiamo che è impossibile avere una visione completa della mostra soprattutto se avete poche ore o solo una giornata da dedicarvi, ma con i nostri consigli potrete concentrarvi solo sulle opere più interessanti, curiose e perché no anche divertenti.

 

Sede espositiva dei Giardini

#1 Swan song: Now – Jana Želibská

All’interno del piccolo padiglione della Repubblica Ceca e della Slovacchia potrete osservare una suggestiva installazione multimediale in cui dei cigni bianchi composti da luci emergono nella penombra accompagnati da una proiezione di mare sul fondo della stanza. A completare il gioco di luci e ombre una armoniosa musica di sottofondo.

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#2 Takairo Iwasaki – Out of disorder

Il padiglione del Giappone si sviluppa su due livelli, strettamente connessi tra loro: attraverso un buco, il piano sottostante si collega infatti a quello superiore. Questo buco vi permetterà di inserirvi (a sopresa!) nel paesaggio ricreato dall’artista con vari oggetti tra cui fogli, tovaglie, vestiti, scatole di plastica… Out of disorder consiste proprio nella creazione di paesaggi naturali o urbani con materiali ed oggetti umili.

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#3 Phyllida Barlow – Folly

La Gran Bretagna è occupata da imponenti sculture realizzate con materiali poveri come cemento, tessuto, legno ed elementi recuperati che l’artista è solita utilizzare per le sue opere. Già dall’esterno, l’edificio in mattoni molto semplice è rallegrato dalla presenza di enormi strutture tondeggianti infilate su altissimi piedistalli.

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#4 Erwin Wurm – Performative One Minute Sculptures

Nel padiglione Austriaco un’interessante installazione permette di partecipare in prima persona alle opere. L’artista, grazie a dei simpatici disegni di istruzione, riesce in modo divertente e simpatico a coinvolgervi attivamente e a farvi sperimentare le posizioni più strane necessarie al completamento delle sue sculture.

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#5 Luxus – Padiglione Venezia

All’interno del Padiglione Venezia, denominato Luxus, si percorre la storia dell’artigianato e dell’arte Veneziana in cui si possono osservare oggetti d’arte in vetro, tessuto, porcellana, mosaico, insieme a preziosi gioielli e calzature. Per la prima volta alla Biennale viene esposto un vino: si tratta dell’edizione limitata di “Prove d’artista” prodotto da Venissa, scelta per rappresentare la tradizione viticola di Venezia.

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Sede espositiva dell’Arsenale

#6 Lee Mingwei – The mending project

All’ingresso delle Corderie dell’Arsenale, è impossibile non notare questa bellissima installazione, opera dell’artista taiwanese Lee Mingwei. Dai numerosi spagnoletti colorati attaccati alle pareti, partono fili che in una gigante ragnatela si intrecciano fino agli indumenti ripiegati sul tavolo. Un grande impatto ha anche la presenza dell’artista o dei suoi collaboratori al tavolo, impegnati a rammendare abiti.

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#7 Michel Blazy – Collection de Chaussures

Nel Padiglione della Terra, potrete ammirare la Collection de Chaussures, un creativo modo di reinterpretare l’utilizzo delle scarpe da ginnastica. L’autore infatti ripropone le calzature come se fossero dei vasi, facendovi crescere piante di vario genere. Le scarpe sono state disposte su una serie di ripiani creando una sorta di “parete verde”, illuminata da luci al neon su tutti i lati.

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#8 Sheila Hicks – Escalade beyond chomatic land

All’interno del Padiglione dei Colori, un’intera parete coloratissima attirerà il vostro sguardo già in lontananza. Sembra quasi una cascata di enormi gomitoli di tessuto dai colori accesi pronta a travolgervi da un momento all’altro. Perfino le crepe sul muro sono state riempite dall’artista con fili colorati.

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#9 Roberto Cuoghi – Imitazione di Cristo

L’installazione di Cuoghi nel padiglione Italia si presenta inquietante ma al tempo stesso affascinante. All’interno di un tunnel trasparente gonfiabile, sono disposte sui tavoli le figure del Cristo realizzate dall’artista con materiale organico, in una sequenza che mostra i corpi nei diversi livelli di disgregamento della materia.

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#10 Maha Malluh – Food for Thought “Amma Baad”

Ad un primo impatto potrebbe sembrare che l’installazione sia composta da piastrelle colorate ma, avvicinandovi, vi renderete conto che in realtà non si tratta di piastrelle bensì di audiocassette disposte su trenta diversi vassoi tradizionali dell’Arabia Saudita. La cosa curiosa di quest’opera è il fatto che le cassette contengono realmente registrazioni in cui i leader religiosi arabi spiegano alle donne il comportamento che esse devono tenere.

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Tra gli eventi collaterali organizzati in giro per la città durante la Biennale, consigliamo la visita del Pavilion of Humanity, una casetta veneziana nel campiello di San Vidal che ospita Objection, in cui potrete ammirare una bellissima stanza interamente ricoperta da cravatte: l’artista ne ha utilizzate più di 25 mila!! 

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