Vita, costumi e cosmogonie delle culture Meso e Sudamericane prima di Colombo, raccontati da oltre 150 opere d'arte.
 Arriva a Venezia la grande mostra di capolavori della Collezione Ligabue che ci fa conoscere "Il mondo che non c'era": dagli Olmechi ai Maya, dagli Aztechi agli Inca. 
 

Una straordinaria esposizione dedicata alle tante e diverse civiltà precolombiane che avevano prosperato per migliaia di anni nel continente americano, prima dell’incontro con gli Europei.

Oltre 150 opere ci conducono tra le meraviglie dei Maya, degli Aztechi degli Inca e di tanti altri popoli che hanno abitato la Mesoamerica e l’America del Sud prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo e dei Conquistadores.

Un continente intero – con decine di differenti culture – palpitante di umanità, rimasto per l’Europa dietro il velo degli oceani fino al 1492, verrà svelato a Palazzo Loredan, sede a Venezia dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti.

La mostra è stata ospitata in alcuni dei più prestigiosi e noti musei italiani come Firenze, Rovereto e Napoli.

Lo stesso Palazzo Loredan sarà anche l’importante location del successivo e inedito progetto espositivo della Fondazione Giancarlo Ligabue, in programma nella seconda parte dell’anno.
“Idoli, gli sguardi del potere”, dal 1 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
 

La Mostra è una testimonianza anche dell'impegno di esploratorecollezionista e ricercatore di civiltà dell'imprenditore veneziano.

"È una mostra che raccolta l'incontro tra due mondi - ricorda Inti Ligabue - con elementi che rimangono fondamentali per la nostra alimentazione, come il mais, il pomodoro, la patata.

Dal primo settembre, fino al 6 gennaio 2019, invece, è in programma la rassegna dedicata agli idoli, curata da Annie Caubet. Il programma prevede inoltre un simposio internazionale, presieduto da Donald Johanson, scopritore di Lucy, a maggio, su come gli uomini abbiamo conquistato la Terra, alla luce delle più recenti scoperte paleontologiche. Proseguiranno anche i "Dialoghi della Fondazione".

L’appuntamento di un intero anno con Venezia rappresenta il coronamento di un percorso che finora ha coinvolto in diverse città italiane quasi 100.000 persone promuovendo cataloghi e ricerche, nuove collaborazioni con Istituzioni culturali nazionali e internazionali. Oltre ai 45.000 contatti social, circa 3000 studenti veneti in questi mesi hanno partecipato ad attività di laboratori promossi dalla Fondazione.

Da qui si parte: “con la consapevolezza – ribadisce il presidente Inti Ligabue - che studiare un oggetto materiale, sia esso un vaso maya o una statua “dea madre”, significa dar voce a culture e umanità diverse, che hanno lasciato molti altri segni nella storia, e che la conoscenza e il recupero delle civiltà antiche è presupposto essenziale, come diceva mio padre, per la comprensione della nostra comune umanità”.

Grande attesa anche per il Symposium internazionale presieduto da Donald Johanson, scopritore di Lucy, che - voluto da Inti Ligabue e promosso dalla Fondazione Giancarlo Ligabue - nel maggio del prossimo anno porterà a Venezia paleontologi e antropologi da ogni parte del mondo per fare il punto su come gli uomini abbiano conquistato la terra (“How Humans Conquered the World”) alla luce delle recenti scoperte paleontologiche.

La Fondazione prosegue le sue collaborazioni con scienziati e università internazionali (Usa, Perù, Kazhakstan, per esempio); mentre il “Ligabue Magazine” - la rivista scientifica edita in italiano e inglese dalla Fondazione, il cui direttore editoriale è Alberto Angela - è divenuto ormai oggetto da collezione ambitissimo, grazie ai contribuiti di noti studiosi e al ricchissimo corredo iconografico.

Palazzo Loredan

 

Sito web
www.fondazioneligabue.it

Orari 
Da martedì a domenica 9.00 - 17.00 
Chiuso il lunedì 

Biglietti
Intero 8 Euro
Ridotto 7 Euro
Ridotto speciale 4 Euro
(bambini dai 4 ai 12 anni compiuti)

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