La lavorazione del vetro ha origini lontane nella storia della civiltà, anche se è conosciuta a Venezia già nel Medioevo.

La materia vitrea era conosciuta anche al tempo degli Egizi, degli Etruschi e dei Greci.
Circa duemila anni a.C., gli artigiani vetrai fondevano paste vitree colorate con cui formavano perle o rivestivano piccole statuine votive, maschere o amuleti.
Con l’aiuto di forme di sabbia o materia friabile si ottenevano vasetti dai colori vivaci. Esemplari di questi usi del vetro in epoche così antiche sono stati ritrovati nelle piramidi ad ornamento delle vesti.
L’uso del vetro si diffuse a Venezia durante il periodo di Marco Polo, nel Medioevo. Leggende raccontano che le perline venivano usate nei commerci con l’Oriente e per questa ragione chiamate ‘conterie’, termine usato tuttora in questo tipo di produzione per indicare i luoghi dove vengono lavorate.
Noto nome legato alla tradizione del vetro è Barovier dal 1295, ma è nel Rinascimento che un discendente di questa famiglia creerà il cristallo lasciando un segno profondo nella storia.

Condividi su Facebook